Trattoria da Lucio a Rimini: il ristorante di pesce “non fresco”

Trattoria da Lucio a Rimini: il ristorante di pesce “non fresco”

Trattoria da Lucio a Rimini: il ristorante di pesce “non fresco”, dove lo chef Jacopo Ticchi propone piatti a base di pesci frollati a secco e quinto quarto di mare.

A scanso di equivoci

Dite la verità, leggendo il titolo avete pensato a una recensione negativa di un postaccio che serve pesce surgelato spacciato per fresco. E invece sono qui a parlarvi di uno degli indirizzi più interessanti dell’intera Riviera Romagnola. E sempre a scanso di facili equivoci, facciamo chiarezza su un altro punto: a dispetto dell’insegna non si tratta di una trattoria, ma di un bel ristorante di un hotel al centro di Rimini con tanto di menu degustazione.

La frollatura del pesce

Neanche trentenne ma gode già di una certa fama, Jacopo Ticchi seleziona personalmente il pescato per il suo ristorante, prediligendo, ovviamente, quello dell’Adriatico, soprattutto se di grossa taglia. Nel locale vi sono delle celle per il “dry aging”, in cui i pesci sono frollati come di solito avviene per la carne. Se volete approfondire l’argomento, vi rimando al volume edito da Maretti Editore, dove troverete anche delle ricette.

Cosa si mangia alla Trattoria da Lucio

Come già accennato, si può scegliere un menu degustazione (95 euro) oppure ordinare alla carta. Io ho optato per il percorso Condivisione, che viene presentato come un’opera teatrale, con due Atti: uno di portate fredde e un altro di piatti caldi prevalentemente alla brace, intermezzati da un “intervallo”. Il Finale è affidato a un primo: Spaghettini, fegato di seppia e seppia alla brace.

Il personale è attento e professionale, ma la convivialità ha la precedenza, pertanto: “tavola imbandita, tutto in mezzo, come piace a noi” recita il menu.

Il menu Condivisione – Da Lucio Trattoria – Inverno 2023

I piatti migliori della Trattoria da Lucio

Ho dovuto combattere non poco con le remore dei miei compagni di viaggio e commensali, vittime delle mie curiosità gastronomiche, le cui origini pugliesi hanno ulteriormente acuito la loro diffidenza verso una proposta fatta di pesci frollati e frattaglie degli stessi. Alla fine hanno ammesso anche loro che alla Trattoria da Lucio si è mangiato bene, nessun piatto è risultato estremo, ma i gusti sono piacevolmente decisi. Le portate migliori? Difficile scegliere ma, senza pensarci troppo, direi: Muggine con tuorlo d’uovo affumicato e colatura di alici, le Canocchie con pomodoro in conserva, pane e prezzemolo e la Trippa di pesci in umido.

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